Sabato 15 giugno ore 17.30, Assemblea pubblica all’ingresso di Villaggio Ardeatino

Assemblea pubblica sui seguenti argomenti:

1) ACEA HA COMUNICATO L’INIZIO DELLE ATTIVITA’ PER L’ACQUEDOTTO DEI VILLAGGI, MA NOTIFICA CHE IN ASSENZA DI FOGNATURE NON SARANNO POSSIBILI ALLACCI.

2) CAPIRE CHE FINE HANNO FATTO FINANZIAMENTI E PROGETTI DELLE FOGNE, DA TEMPO PRESSO IL COMUNE DI ARDEA.

3) NUOVE INIZIATIVE CONTRO L’INCENERITORE DI GUALTIERI-ACEA IN ZONA E A ROMA.

Corteo contro l’inceneritore e le grandi opere inutili e dannose, 16 maggio ore 17, dalla metro Garbatella alla Regione Lazio

Info organizzativa:  per andare tutti insieme, è stato organizzato un bus che partirà alle ore 15 davanti alla discarica, chiunque voglia prenotare il posto , può farlo al numero 3405555372 Simona

Entro il mese scadrà il tempo della gara falsa per il diabolico impianto, poi sono previsti altri mesi per la verifica della proposta e la stesura del progetto definitivo, la firma del contratto ci sarà in estate e poi la compatibilità ambientale, ma tutti questi passaggi avverranno nella blindata struttura commissariale. La voce dei cittadini sarà tacitata e la monnezza rimarrà nelle strade romane. L’inizio del cantiere è previsto per l’inizio dell’inverno, dobbiamo utilizzare questo tempo per far crescere la nostra vertenza anche nella città alleandoci con le altre vertenze che si muovono per il benessere dei cittadini e contro le logiche del profitto che soffocano la nostra vita. ALLORA SAREMO IN CORTEO CON CHI LOTTA PER UNA CASA AD UN AFFITTO RAGIONEVOLE, CONTRO IL CONSUMO DEVASTANTE DEL SUOLO (stadi, porti…etc.), PER UNA SANITA’ PUBBLICA SEMPRE PIU’ AGGREDITA DALLE PRIVATIZZAZIONI. Ci vogliono imporre una macchina devastante che incrementa il riscaldamento globale, che inquina l’aria e le acque, che produce altre scorie e altre discariche, perchè non trovano conveniente fare una buona differenziata ed un onesto recupero di materia. Si capisce come sia stato possibile per l’AMA pagare il terreno almeno tre volte il valore di mercato, perchè la logica del piano dei rifiuti di Gualtieri sta nel furto del denaro e della salute dei cittadini.

ANDIAMO IL 16 ALLA REGIONE, MA DOVREMO POI TORNARE AL CAMPIDOGLIO, ALLA CITTA’ METROPOLITANA E ALL’ACEA, CI ATTENDONO STAGIONI DI MOBILITAZIONE, L’INCENERITORE NON DEVE ESSERE COSTRUITO.

Report dell’assemblea cittadina del 19 aprile all’università

 5 MAGGIO 2024 H.18 ,NUOVA RIUNIONE REGIONALE PER COSTRUIRE INSIEME LA MOBILITAZIONE!  @ MARINO CSOA “IPo’” via del Giardino Vecchio, 1

L’assemblea regionale di venerdì 19 aprile si è tenuta dentro l’università (aula 103 della sede Marco Polo della Sapienza) in un momento in cui le università sono al centro di una attenzione particolare legata alla questione palestinese, sia per quanto riguarda lo scenario internazionale che quello più complessivo legato all’escalation che è ormai all’ordine del giorno. Come sottolineato nelle conclusioni, è difficile fare una sintesi esaustiva di un dibattito ricco, il cui obiettivo non era produrre semplici sommatorie ma verificare le condizioni per sperimentare insieme sul livello regionale una mobilitazione larga ed eterogenea che sappia impattare sulle controparti locali e anche rapportarsi con l’iniziativa nazionale necessaria.

 L’importanza del luogo in cui si è tenuta l’assemblea è stata evidenziata dalle realtà studentesche che sono intervenute in apertura, raccontando le iniziative in solidarietà al popolo palestinese (e contro i bandi di cooperazione tra atenei italiani e israeliani) che si stanno articolando dentro le università italiane e alla Sapienza, nonostante la chiusura totale della rettrice Polimeni ad accogliere le richieste di studenti e studentesse. L’assemblea peraltro si è svolta nello stesso giorno del corteo promosso dai Fridays for Future, in cui si è provata a sperimentare la saldatura tra sciopero per il clima e solidarietà alla resistenza dei popoli sottoposti a guerre e sfruttamento neocoloniale, a partire da quello palestinese. A tale riguardo, altri interventi hanno sottolineato la necessità di coniugare il piano generale del contrasto al cambiamento climatico con la partecipazione alle lotte che nei territori vedono controparti individuabili (e con cui poter quindi confliggere).

Lo scopo dell’assemblea è stato infatti quello di mettere in connessione lotte sociali e territoriali verso una ipotesi di mobilitazione comune che non consideri le varie questioni come tematiche specialistiche, ma costruendo una alleanza strutturale tra tutte le vertenze territoriali, sociali, abitative, sanitarie e ambientali che innervano la città di Roma e i territori limitrofi. Il tema del governo locale, infatti, è un problema che riguarda tutti questi percorsi che necessitano di conflitto, rifiutando ipotesi di sola natura “trattativistica” e di pace sociale che non includano tutte le criticità socio-sanitarie e ambientali. Le varie realtà si sono quindi confrontate con la proposta di una mobilitazione regionale che si svolga il 16 maggio, un giorno feriale e in cui è calendarizzato il Consiglio della Giunta Regionale, e in cui pertanto si faccia sentire forte la voce delle lotte e dei territori sotto i palazzi del potere in cui si discute. Una proposta di mobilitazione autonoma, che irrompe anche in un quadro di campagna per le elezioni europee di inizio giugno in cui non intendiamo delegare le nostre istanze ad opzioni elettorali che certamente non prendono in mano le nostre bandiere, e a cui comunque non vogliamo in alcun modo affidare un ruolo di mediazione rispetto alle nostre vertenze e alle pratiche che scegliamo di mettere in atto (dalle manifestazioni a quelle di riappropriazione). Leggi tutto “Report dell’assemblea cittadina del 19 aprile all’università”

Comunicato stampa a seguito del corteo contro l’inceneritore

Ieri 24 febbraio almeno 1500 persone e vari comitati provenienti dai Castelli Romani, da alcuni municipi del Comune di Roma, da Colleferro, da Guidonia, dal reatino, insieme a rappresentanze di realtà organizzate della capitale, tra cui il Coordinamento cittadino e regionale sanità e i lavoratori Ama, hanno sfilato in un grande corteo da Albano al vicino Comune di Ariccia, tutti più che determinati a contrastare in ogni modo il venefico progetto del sindaco di Roma di realizzare a S. Palomba (e ovunque) un mega inceneritore destinato a bruciare 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati “tal quali” della capitale.

Il rapporto epidemiologico 2023 di Eras Lazio non lascia dubbi sui rischi per la salute di centinaia di migliaia di persone nel caso che l’inceneritore sarà messo in funzione: conferma e amplifica, rispetto al precedente rapporto del 2013, le evidenze di associazione significativa tra le patologie cardio-respiratorie e la mortalità per patologie oncologiche con la vicinanza agli inceneritori, in particolate quello di S. Vittore, e alle discariche, in particolare quella di Albano.

Dopo i recenti pronunciamenti negativi sui ricorsi delle associazioni da parte del Tar e del Consiglio di Stato, e soprattutto leggendo le incredibili e vergognose motivazioni addotte dai giudici a favore della scelta scellerata del commissario, è emersa chiara la consapevolezza che la giustizia amministrativa, a cui spesso le associazioni si sono rivolte sperando nel riconoscimento in primis del diritto alla tutela della salute, è invece schierata dalla parte dei potentati economici che lucrano sulla gestione dei rifiuti.

Altrettanto chiara negli interventi la volontà di puntare PRINCIPALMENTE sulla mobilitazione popolare diretta e costante, per smascherare punto per punto le bugie raccontate dal sindaco nel piano e nel progetto, per finire alla ridicola pagliacciata del video girato a Copenaghen nel tentativo di nascondere dietro le piste da sci e il bar sul tetto del forno, il micidiale impatto, di quello, come di qualsiasi, impianto industriale che brucia rifiuti e l’inconsistenza dell’inquinamento “zero” e della sbandierata “neutralità climatica”.

Il calendario delle prossime scadenze deciso dall’Unione dei comitati contro l’inceneritore: presidio del 29 febbraio dalle ore 10,30 presso la “Laziale Distribuzione” S. Palomba, adiacente a via Ardeatina dove l’assessora Alfonsi incontrerà gli imprenditori locali per magnificare i benefici energetici dell’inceneritore; presidio del primo marzo a partire dalle ore 16 nel piazzale adiacente al sito acquistato da Ama.

Corteo contro l’inceneritore di Roma per la bonifica della discarica di Roncigliano, sabato 24 febbraio, ore 15.00,Piazza Mazzini, Albano Laziale

Trascorre il tempo della gara per costruire il grande forno nella pedemontana dei Castelli, si avvicinano i passaggi cruciali, dalla firma del contratto all’apertura del cantiere. Più passano i giorni più diventa chiaro che è una gara a concorrente unico, il gruppo ACEA, è una truffa. Sono dimostrate tutte le sciocchezze inanellate dal duo Gualtieri, Alfonsi nell’esaltazione dell’impianto “più bello ed efficiente d’Europa e forse del mondo”: “l’eliminazione delle discariche”, quando solo le scorie pesanti prodotte dalla combustione indicate da ACEA sono 145.000 ton annue, mentre le ceneri leggere saranno “stabilizzate” in silos e spedite in apposite discariche per rifiuti tossici, tanto per gradire! Disse Gualtieri: “porteremo la corrente a 200.000 famiglie”, peccato che i dichiarati 68 MW in uscita potrebbero fornire solo 300 watt a testa, non più di tre lampadine, è il famoso elefante che partorisce il topolino. Ma c’è anche 1 MW termico per il teleriscaldamento che è un duecentocinquantesimo della capacità termica dell’impianto e poi la sbandierata cattura dell’anidride carbonica che sarà di 400 ton, un misero millesimo di quella prodotta, …e così i topolini diventano tre! In compenso l’anidride carbonica e gli altri ossidi emessi al camino si valutano in centinaia di migliaia di tonnellate, come si dice tutta salute! Servirà poi tanto metano per tenere la combustione e la temperatura al livello necessario; ma servirà anche tanta acqua per alimentare la caldaia e i fabbisogni dell’impianto che si dovrà prendere ANCHE dalle falde già al collasso con 4 pozzi, e non si potrebbe; in sostanza un disastro. Il Comune di Roma procede come da programma, mentre la Direzione Ambiente-Rifiuti della Regione si trastulla con relazioni ridicole di luminari della Sapienza pur di non provvedere alla bonifica della discarica di Roncigliano. Gli sforamenti degli inquinanti in falda sono stati centinaia ma ancora non è stata disposta la caratterizzazione che confermerebbe il sito a “forte rischio di crisi ambientale”, impedendo la costruzione del colosso di Gualtieri. 900 milioni il costo dell’impianto e 650 milioni ha messo in bilancio l’AMA per sostituire i cassonetti; con questo miliardo e mezzo anche a Roma si potevano fare due differenziate invece di una.

E’ DOVERE DEI CITTADINI DEI CASTELLI E DI ROMA BATTERE QUESTO ORRENDO PROGETTO.

Assemblea pubblica contro l’inceneritore e per la bonifica della discarica, venerdì 19 gennaio, ore 18.00,sala consiliare comune di Albano

Mentre è in corso una falsa gara per l’appalto, trascorrono i giorni che ci avvicinano all’inizio dei lavori. Ama ha cominciato la ricerca di ordigni bellici e le indagini archeologiche senza alcun controllo.

-Il cronoprogramma di ACEA prevede lo svolgimento dei lavori dal 13° al 26° mese, ovvero dal dicembre 2024 al febbraio 2027, e siamo già fuori dei poteri commissariali.

-La scheda tecnica allegata al bando fornisce uno scheletro di progetto, a cui dovrà seguire il progetto definitivo ed esecutivo, ma già da ora abbiamo conferme poco consolanti.

-Via Cancelliera dovrà essere provvisoriamente dislocata per accogliere circa 150 TIR/giorno di circa 25 ton per i previsti 300 giorni lavorativi all’anno.

-Si dovrà ricorrere ad abbondante uso di metano per mantenere le temperature di combustione.

-Si produrranno scorie per circa 150.000 t/anno oltre alle ceneri leggere.

-Si consumerà comunque una quantità d’acqua non compatibile con la crisi idrogeologica del territorio.

-Ai camini avremo emissioni di idrocarburi cancerogeni, metalli pesanti e quantità colossali di ossidi, anidride carbonica compresa.

Alla voce “grandi vantaggi” si annuncia un teleriscaldamento e una cattura di CO2 irrisori e una produzione di energia elettrica trascurabile. Tutto ciò al netto della ovvia confessione della mancata conoscenza del potere calorico del rifiuto da conferire. Stanno cercando di zittire le popolazioni locali e circuire i cittadini di Roma con false promesse mentre si apprestano a firmare un contratto con l’obbligo di conferimento di 600.000 t/anno per 33 anni a coprire un appalto del valore di oltre 7 miliardi. Nell’assemblea presenteremo le nostre prime osservazioni e anche alcune accademiche sciocchezze presenti nella relazione preliminare alla mitologica caratterizzazione della discarica di Roncigliano.

Prepariamo per febbraio una nuova mobilitazione di piazza!

CONTRO L’INCENERITORE E PER LA BONIFICA DELLA DISCARICA