Qualche dato sul progetto di massima dell’inceneritore di Gualtieri: criticità e vincoli

L’impianto di incenerimento brucerà a Santa Palomba, estremo lembo del IX Municipio di Roma, ad un passo dalla discarica di Albano, ben 600 mila tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati romani.

Chi lo realizzerà e gestirà

Sarà realizzato dalla società vincitrice del bando internazionale di gara. Allo stato ha manifestato interesse ed ha presentato un dettagliato progetto di fattibilità la società ACEA Spa, divisione Ambiente, capofila di una cordata di imprese che comprende le multinazionali Suez, Hitachi, e Vianini.

Tipologia dei rifiuti inceneriti

Si tratta di rifiuti provenienti direttamente dai cassonetti dell’indifferenziato, dunque non trattati. Conterranno perciò molti  scarti organici, oltre a plastiche, gomme e altri materiali combustibili.

Effetti del mancato trattamento sul potere calorifico dei rifiuti

La presenza  di scarti organici umidi non potrà garantire il raggiungimento del potere calorifico necessario a mantenere la temperatura minima a 850°C, né quindi garantire il “contenimento” dell’emissione di diossine e altri idrocarburi pericolosi per la salute.

L’incertezza palesata nei documenti progettuali disponibili è evidente. Non a caso è stato previsto l’impiego, come coadiuvante termico, del metano fossile che sarà necessariamente molto superiore alle stime previsionali, accentuando l’emissione di CO2 e di molecole climalteranti. Leggi tutto “Qualche dato sul progetto di massima dell’inceneritore di Gualtieri: criticità e vincoli”