Dopo quarant’anni di discarica, venticinque di TMB, esalazioni, falde idriche compromesse da inquinanti più vari, ci troviamo all’ultima puntata riassunta dal contratto di locazione tra Pontina Ambiente e Colleverde srl che prevede la ricostruzione del TMB incendiato quattro anni fa e il suo uso per i prossimi vent’anni.
La determina regionale del 30 ottobre 2019 che concede la voltura di una incerta AIA del 2009 relativa al VII invaso, ma fatta passare come rinnovo autorizzativo dell’intero sistema impiantistico, rimane operante e dilatata fIno al 2024.
Dopo la manifestazione popolare del 7 dicembre ad Albano e il presidio alla Regione del 28 febbraio, un cupo silenzio è calato sulla vicenda. Non parla l’amministrazione di Albano benchè titolare del ricorso al TAR, non si fa sentire la locale ASL, mentre gli ultimi pochi prelievi ARPA sanciscono l’inquinamento da idrocarburi in tre pozzi su quattro.
Le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato che hanno respinto le richieste di sospensiva dell’ordinanza regionale offendono i fatti e l’intelligenza comune costituendo un pessimo precedente per il prossimo giudizio di merito al TAR.
Nel mentre, nascosto dall’emergenza COVID, il comune di Ardea ha completamente dimenticato i cantieri per le fogne dei Villaggi Ardeatini, benchè ci siano da tempo i finanziamenti e il progetto definitivo. Si aggiunga il fatto che la municipalizzata “IDRICA” si è ben guardata dal portare l’acqua pubblica nei medesimi territori.
La ASL RM6 nulla ha da dire sulle schede che presentammo un anno fa con le quali si rilevava una pesante incidenza di patologie oncologiche attorno la discarica.
Ciò si coniuga con il collasso della medicina territoriale durante la cd. pandemia CORONA virus.
Abbiamo chiesto con il Coordinamento romano Sanità la riapertura delle visite e degli interventi ambulatoriali, ma anche la fine della politica degli accrediti e della precarietà in sanità.
La dirigenza ASL annuncia un prossimo incontro, non ci attendiamo nulla.
Senza l’autonoma iniziativa dei cittadini coscienti non succubi al clientelismo e ai giochi di potere, ovvero alla prepotenza padronale, non si fanno passi avanti.
Faremo nuove iniziative locali e alla Regione entro giugno.