Comunicato discamping 2018

Sabato 21 e domenica 22 luglio si è svolto presso il villaggio Ardeatino nel comune di Ardea, nelle immediate vicinanze della discarica di Albano – Roncigliano, il nono discamping contro tutti gli inceneritori, discariche, centrali a biomasse. Anche quest’anno la partecipazione sia alle assemblee che ai momenti di socialità ha confermato la determinazione a proseguire la mobilitazione contro tutte le confraternite industriali vecchie e nuove sempre intenzionate a lucrare sulla gestione dei rifiuti calpestando le più elementari necessità delle popolazioni vicine o meno agli impianti.

Oltre alle realtà rappresentate nel Coordinamento hanno preso parola compagni da Guidonia, Gallicano (Coord. Rifiuti Energia Lazio) e da Pomezia; la due giorni di quest’anno, inoltre è caduta in concomitanza delle fasi conclusive del  processone contro il clan Cerroni, dove abbiamo incassato vergognose provocazioni, soprattutto da parte dell’avvocato Diddi, e di una serie di nervosi provvedimenti regionali che non lasciano intravvedere nulla di buono.

Oltre al sostegno alla vertenza sorella contro la cementificazione di Marino-Divino Amore, gli impegni per il prossimo futuro prevedono l’opposizione alla colmatura del VII invaso di Roncigliano, alla apertura della discarica ECOSICURA di Casalazzara-Aprilia, al rivisto progetto, ora biometano, della SUVENERGY in Torre Bruno – Ardea, mentre sul versante di Colleferro oltre alle note vicende dell’inceneritore e della discarica Colle Fagiolara in riapertura, si annuncia, con la benedizione della giunta Sanna e soci un nuovo progetto a recupero di energia da biogas molto verde e molto infame che si aggiunge al “bio”metano di Artena.

Rimangono le piccolezze locali: partenza del cantiere per le fogne a villaggio Ardeatino-Montagnano, ripresa dei contatti con Acea per portare finalmente l’acqua pubblica, i servizi minimi cancellati dalla nuova giunta grillina di Ardea a partire dagli scuolabus.

La continuità di questa esperienza anche se di dimensioni non oceaniche e con risultati economici minimi, rimane esemplare.

Coordinamento contro l’inceneritore di Albano