Convegno pubblico informativo : DISCARICA ECOPARCO E BIOMETANO LATINA BIO. 18.01.20 ore 16 @ dopolavoro ferroviario di Velletri

Mentre la discarica di Colleferro chiude a metà gennaio dopo aver ingoiato i rifiuti di Roma nel 2019 e dalla Raggi arriva il si alla discarica cittadina a Monte Carnevale, la Regione, artefice di un Piano Rifiuti a base di discariche e impianti di trattamento, con un colpo di mano riapre il TMB e il 7° invaso della discarica di Albano, autorizza nuove buche nel frusinate e si appresta ad autorizzarne altre nelle provincie di Roma e Latina.

Non a caso in zona Lazzaria, la soc. Ecoparco torna alla carica dopo la bocciatura del 2015 e ripropone nell’ex cava di pozzolana una mega discarica di rifiuti da un milione200mila metri cubi, a pochi metri dalle falde acquifere di Carano che alimentano Aprilia, Anzio e Nettuno. Con conseguenze gravissime per la salute dei residenti e per quel territorio dichiarato dal PTPR “paesaggio agrario di rilevante valore”, ricco di coltivazioni biologiche, Doc, Dop e Igt.

Sull’altro lucroso versante delle biomasse, la Soc. Latina Biometano srl vuole mettere in piedi sempre a Velletri, Colle S. Clemente, in zona agricola di pregio, un enorme e inquinante impianto anaerobico da 50mila tonnellate che digerisce biomasse e letami per produrre “bio”metano da vendere alla Snam a prezzo lautamente incentivato – poi produrre energia elettrica comprando gas fossile dalla stessa Snam a prezzo scontato – infine rivendere l’energia a Enel a prezzo maggiorato. Ovvero: come produrre energia “rinnovabile” consumando energia fossile nell’ottica tutta loro di “economia circolare.

Enormi profitti sulla pelle dei residenti, degli agricoltori e delle famiglie dalle cui bollette elettriche vengono estorti i soldi per pagare gli incentivi a questi avventurieri pseudo verdi.

Il NO alla discarica dell’intero Consiglio comunale di Velletri del 18 novembre vive la contraddizione di un centrosinistra che in Regione decide l’opposto e di una destra che vuole gli inceneritori, le discariche e il biogas su tutto il territorio nazionale e coltiva gli orticelli elettorali locali con i suoi no ipocriti.

NON c’è alternativa: serve la mobilitazione autogestita dei cittadini.

Coordinamento NO INC – La Spinosa per l’Ambiente – Alternativa Sostenibile