INCENDIANO IMPIANTI PER FARNE ALTRI

Dopo l’assoluzione di Cerroni dal reato di associazione a delinquere per traffico illecito di rifiuti e altro nel primo processo a suo carico arrivato a sentenza, si è scatenata una sguaiata campagna padronale per il rilancio dell’impiantistica industriale nel trattamento dei rifiuti.
Sarà stata una coincidenza, ma c’è stata.
E’ pur vero che gli incendi di impianti che si occupano a vario titolo di rifiuti, sono iniziati da anni. IL SOLE 24 ORE ha tenuto diligentemente il conto: 348 incendi in tre anni. La combustione del TMB del Salario si collocherà quindi, al 350° posto, circa.

Questa progressione incendiaria ha comportato la pietosa riproposizione di favole con inceneritori, termovalorizzatori, TMB, digestori anaerobici a biomasse, biogas, biometano, prevedendo questi ultimi anche in consorzi pubblici come quello di Colleferro, e così via lucrando e avvelenando. Senza trascurare le buone vecchie discariche.

Al seguito di questa allegra congrega di venditori di pentole, non stupisce che si accodino gli ambientalisti di governo di Legambiente; che vuole moltiplicare gli impianti anaerobici, abominevoli quasi come gli inceneritori.
Vanno segnalati altri intrallazzatori, aspiranti a cogestire la filiera dei rifiuti: Zero Waste ed i loro osservatori comunali alla ricerca anch’essi di incentivi e poltrone, di qualsiasi tipo.
Nella situazione attuale si impone perciò a popolazione e comitati di respingere queste palesi operazioni di aggressione ai territori e alla salute di chi vive nei siti scelti di volta in volta dal pescecane di turno.

RILANCIARE L’ATTENZIONE E LA MOBILITAZIONE DI MASSA CONTRO QUESTE SCHIFEZZE PER L’AUTORGANIZZAZIONE POPOLARE

COORDINAMENTO REGIONALE ENERGIA RIFIUTI

 

Le Toghe nere hanno assolto Cerroni

Lui è il benemerito della nazione, noi persecutori ignobili.

Abbiamo assistito ad un differente processo, nei quattro anni e cinque mesi delle 81 udienze… Abbiamo sentito che i funzionari regionali scrivevano le sospensive e le autorizzazioni a casa dell’avv. Presutti, uomo di Cerroni, come è accaduto per l’Inceneritore di Albano. Abbiamo sentito confermare il soprabbancamento di decine di migliaia di tonnellate di rifiuti nella discarica di Roncigliano lucrando sui costi di ammortamento. Nell’ultima udienza ancora è stato confermato che il TMB della Pontina Ambiente, quello bello, andato a fuoco due anni fa, ha prodotto in media tra il 2008 e il 2011 il 6% di CDR invece del 29% previsto nei contratti con i Comuni, che hanno quindi sopportato costi con dovuti. E’ stato assodato che in discarica è stato stoccato di tutto, compreso il CDR non accettato per la combustione, o prodotto in eccesso. E’ provato che COLARI ha fatto sparire in discarica 1,3 milioni di materiali di scavo ai Monti dell’Ortaccio, senza uno straccio di autorizzazione. E si potrebbe continuare…

Ma i giudici hanno ritenuto irrilevante tutto ciò, compresa la “coda alla vaccinara” del fu Di Carlo; ma neanche hanno visto Fegatelli (Regione), sempre accanto a Rando (COLARI) in aula, piegato in modo riconoscente davanti al padrone. I Tribunali non sono interlocutori buoni degli interessi del popolo lavoratore; oggi siamo confermati in questo giudizio: TRA CANI NON SI MORDONO, o meglio: TRA GIUDICI E PADRONI C’E’ UNA INSUPERABILE OMOGENEITA’ DI INTERESSI E DI CLASSE.

Adesso la Prefettura revocherà l’interdittiva antimafia al Gruppo COLARI di Cerroni che ricomincerà la sua corsa in vista del Nuovo Piano Regionale dei Rifiuti.

Qui da noi abbiamo da controllare bene quello che accadrà a Roncigliano e a tutti i progetti vicini: Colle del sole (Aprilia) Montagnano (Ardea) Torre Maggiore (Pomezia) ma anche Colleferro.

Conoscevamo i nostri nemici, adesso li conosciamo meglio.

NON MANCHERA’ MAI LA NOSTRA OPPOSIZIONE

Coordinamento contro l’inceneritore di Albano

Comunicato sull’ incontro con l’ing. Flaminia Tosini

Il 24 settembre abbiamo incontrato la responsabile della Direzione Regionale Ambiente e Rifiuti, ing. Flaminia Tosini per porle precise domande sulle tante criticità, tutt’ora immutate, prodotte dalla dissennata gestione della discarica Pontina Ambiente di Albano Laziale e sulla possibilità che riapra il conferimento dei rifiuti nel VII invaso.
Alle domande sulla mancata caratterizzazione delle falde, sulla bonifica dei pozzi inquinati e dei vecchi invasi, sulla realizzazione dei nuovi pozzi spia previsti, sulla captazione ridicola del biogas e del percolato, sui controlli delle emissioni degli impianti di combustione del biogas e di quelle diffuse, sui mancati o ridotti controlli di Arpa delle acque di falda, sono seguite risposte elusive, reticenti o non risposte.
Abbiamo il documento regionale che testimonia i suoi contatti con Rida e Pontina Ambiente per riaprire il conferimento nel sito di Roncigliano ma lei ha glissato, non mancando di farci sapere che ritiene necessarie altre discariche. Ecosicura attende con ansia.
Sul punto mancate bonifiche e caratterizzazione idrogeologica si è ripetuta la collaudata tecnica dello scarica barile verso altra Direzione Regionale, Città Metropolitana e Comune di Albano. Leggi tutto “Comunicato sull’ incontro con l’ing. Flaminia Tosini”

Comunicato discamping 2018

Sabato 21 e domenica 22 luglio si è svolto presso il villaggio Ardeatino nel comune di Ardea, nelle immediate vicinanze della discarica di Albano – Roncigliano, il nono discamping contro tutti gli inceneritori, discariche, centrali a biomasse. Anche quest’anno la partecipazione sia alle assemblee che ai momenti di socialità ha confermato la determinazione a proseguire la mobilitazione contro tutte le confraternite industriali vecchie e nuove sempre intenzionate a lucrare sulla gestione dei rifiuti calpestando le più elementari necessità delle popolazioni vicine o meno agli impianti.

Oltre alle realtà rappresentate nel Coordinamento hanno preso parola compagni da Guidonia, Gallicano (Coord. Rifiuti Energia Lazio) e da Pomezia; la due giorni di quest’anno, inoltre è caduta in concomitanza delle fasi conclusive del  processone contro il clan Cerroni, dove abbiamo incassato vergognose provocazioni, soprattutto da parte dell’avvocato Diddi, e di una serie di nervosi provvedimenti regionali che non lasciano intravvedere nulla di buono.

Oltre al sostegno alla vertenza sorella contro la cementificazione di Marino-Divino Amore, gli impegni per il prossimo futuro prevedono l’opposizione alla colmatura del VII invaso di Roncigliano, alla apertura della discarica ECOSICURA di Casalazzara-Aprilia, al rivisto progetto, ora biometano, della SUVENERGY in Torre Bruno – Ardea, mentre sul versante di Colleferro oltre alle note vicende dell’inceneritore e della discarica Colle Fagiolara in riapertura, si annuncia, con la benedizione della giunta Sanna e soci un nuovo progetto a recupero di energia da biogas molto verde e molto infame che si aggiunge al “bio”metano di Artena.

Rimangono le piccolezze locali: partenza del cantiere per le fogne a villaggio Ardeatino-Montagnano, ripresa dei contatti con Acea per portare finalmente l’acqua pubblica, i servizi minimi cancellati dalla nuova giunta grillina di Ardea a partire dagli scuolabus.

La continuità di questa esperienza anche se di dimensioni non oceaniche e con risultati economici minimi, rimane esemplare.

Coordinamento contro l’inceneritore di Albano

Riapre la discarica di Roncigliano

Nonostante alcuni ci abbiano accusati di generare un inutile allarmismo, quest’oggi ci è giunta l’ufficialità dell’imminente riapertura della discarica di Roncigliano. A renderlo noto è l”ing. Flaminia Tosini della Regione Lazio in una lettera, di cui ne riportiamo il testo in originale, in risposta alla nostra richiesta di accesso agli atti proprio in relazione alle sorti della discarica di Roncigliano.

Invitiamo pertanto tutti e tutte a partecipare il 21 e il 22 luglio alle assemblee pubbliche previste al Discamping, che si volgerà presso il villaggio Ardeatino,  in modo da poter discutere insieme su come portare avanti la mobilitazione.

LA LOTTA NON SI ARRESTA! CONTRO TUTTE LE NOCIVITÀ!

Coordinamento contro l’inceneritore di Albano

 

Tutti/e assolti dall’accusa di interruzione di pubblico servizio!

Lunedì 18 giugno si è svolta presso il tribunale di Velletri l’ultima udienza del processo intentato contro 15 cittadini/e e compagni/e dell’area Albano,Ariccia,Ardea,Genzano,Marino, sulla base di un verbale del commissariato di Albano, che attribuiva ai 15 l’interruzione di pubblico servizio avvenuta il 3 febbraio 2012 in occasione di un presidio spontaneo contro i maleodoranti effluvi prodotti dal VII invaso della discarica di Albano-Roncigliano gestita dalla Pontina Ambiente del gruppo Cerroni.

Il dibattimento con l’intervento di cittadini testimoni e degli imputati ha ampiamente dimostrato la nocività, le numerose illeicità e la malagestione del complesso discarica TMB, centrali a biogas, nonchè la falsità delle ricostruzioni degli agenti di PS operanti.

Alla fine, sia pure a sei anni e mezzo dai fatti e dopo numerosi inutili viaggi in tribunale, tutti cittadini e compagni sono stati assolti perchè il fatto non sussiste, intendendo l’interruzione del pubblico servizio.

Ringraziamo l’avv Flavio Rossi Albertini per l’efficace e paziente cura della causa, attendiamo ora la conclusione del procedimento relativo all’incendio del TMB nello stesso sito avvenuto il 30 giugno del 2016.

La regione conferma la riapertura della discarica di Roncigliano

DISCARICA DI RONCIGLIANO, ALBANO, VII INVASO.
LA DIRIGENTE DELL’AREA RIFIUTI DELLA REGIONE LAZIO, ING. FLAMINIA TOSINI, CONFERMA L’APERTURA DEL VII INVASO, MA DIMENTICA I VERBALI DA LEI SOTTOSCRITTI IN OCCASIONE DELLE SEDUTE DEL RIESAME DELL’AIA B3695/2009
In occasione della conferenza dei servizi per l’abominevole proposta di nuova discarica in località Colli del Sole-Aprilia, contro la quale abbiamo presentato le nostre osservazioni, abbiamo interpellato la direttrice che ci ha detto tre cose : “Il settimo invaso era aperto prima, rimane aperto ora”, “La revisione dell’AIA riguarda solo l’impianto di TMB”, “Visto che il settimo invaso è sempre rimasto aperto, non devo informare il Comune di Albano”.
Per questi motivi dunque, non si capisce il bisogno di scrivere a RIDA AMBIENTE, AMA, Prefettura, Roma Capitale che all’inizio di maggio si era svolta una riunione con la Pontina Ambiente “al fine di riattivare…la discarica…”.
Una discarica fuori legge perché troppo a ridosso delle abitazioni, nociva e inquinante perché nei suoi otto invasi sono stati abbancati rifiuti instabili e pericolosi.
Circa il secondo punto, i verbali del procedimento del Riesame della Determina B3965/2009 (AIA) illustrano un confronto sulla realizzazione di nuovi piezometri (pozzi spia), sul nuovo piano di monitoraggio delle falde, nonché sullo svolgimento di tavoli tecnici per definire i criteri di misura delle molestie olfattive e dei limiti massimi accettabili; tutti argomenti inerenti la gestione degli invasi, non solo dell’impianto TMB, che resta carbonizzato e su cui sono in corso le indagini da parte della Procura della Repubblica di Velletri, da cui attendiamo ancora precise risposte.
Per finire, o la Tosini soffre di amnesie, o ci sta prendendo in giro.
Non ci rassicurano le dichiarazioni degli amministratori di Albano che continuano a dichiararsi non informati dalla Regione Lazio.
In attesa di spiegazioni esaurienti o delle risposte nell’area Rifiuti della Regione alle nostre richieste di accesso agli atti, restiamo perciò preoccupati e pronti alla mobilitazione e al conflitto.

Riapre il VII invaso della discarica di Roncigliano

ALTISSIMI DELLA RIDA AMBIENTE,NUOVO ASPIRANTE RAS DEI RIFIUTI, BATTE I PIEDI E LA REGIONE LAZIO RIAPRE RONCIGLIANO.

L’ingegner Flaminia Tosini, direttora generale dell’area rifiuti, ha incontrato la settimana scorsa, la Pontina Ambiente e ha concordato la riapertura del VII invaso della discarica che ci ammorba da quarant’anni; annuncia inoltre a Rida e al Prefetto che “nei giorni prossimi” provvederà all’aggiornamento dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA).

Diverse cose non tornano:
1) La Pontina Ambiente è tuttora inibita ai rapporti con la P.A. a causa dell’interdittiva antimafia, viste le pendenze penali del gruppo Cerroni con il processo ancora in corso.

2) La revisione dell’AIA non è stata più riconvocata dal 31 maggio 2016. Tale revisione venne aperta anche dopo il rapporto ARPA del 2014 dove venivano assodate 19 violazioni delle prescrizioni relative all’AIA 2009.

3) Nessuna di tali violazioni è stata praticamente sanata; uniche novità riguardano la scomparsa degli idrocarburi dal pozzo F1B dopo due anni di fermo degli sversamenti e della bonifica casalinga della falda; nonché la collocazione di 4 nuovi pozzetti di recupero del percolato e del biogas che andavano fatti prima del 2009. Leggi tutto “Riapre il VII invaso della discarica di Roncigliano”

Comunicato sull’assemblea di Casalazzara

Sabato 7 aprile 2018, il Coordinamento contro l’inceneritore di Albano e il Comitato Alternativa Sostenibile sono intervenuti all’incontro indetto dai comitati dei borghi rurali Colli del Sole – Casalazzara in Aprilia sul tentativo di istallare una nuova discarica, riconducibile al gruppo COLARI, nella persona di un certo Fiorillo titolare del progetto ECOSICURA “Deposito Rifiuti innocui”.
Avendo predisposto in collaborazione con Alternativa Sostenibile le osservazioni contro questo nuovo insulto a un territorio che in pochi chilometri ospita la discarica di Roncigliano con il suo TMB (semidistrutto da un recente incendio), nonché la proposta della società Suvenergy per istallare un maxi impianto di trattamento anaerobico dell’umido (biogas), i nostri compagni sono stati chiamati a relazionare su parte dell’elaborato consegnato all’ufficio VIA regionale.
Purtroppo la spasmodica aspirazione degli organizzatori a concordare con le amministrazioni presenti, Aprilia, Ardea, Ariccia, Lanuvio, un qualche percorso di opposizione al progetto di discarica ha finito per offrire a queste amministrazioni un’immeritata occasione di vanto, non solo “ambientalista”, oltretutto alla vigilia delle elezioni nel comune di Aprilia.
‘E stata per noi la prima partecipazione ad una ” ASSEMBLEA” dove si è cercato di privare della parola proprio i cittadini protagonisti della decennale lotta contro i pescecani del profitto da rifiuti. Siamo stati costretti ad alzare la voce per denunciare le ambiguità di amministrazioni corresponsabili del disastro ambientale e sanitario di questo territorio.
LA LOTTA CONTRO DISCARICHE, INCENERITORI, BIOMASSE O È RICONQUISTA DELL’AUTORGANIZZAZIONE POPOLARE OPPURE NON È.

Comunicato assemblea contro discarica Casa Lazzara

L’assemblea informativa del 24 marzo ad Aprilia in via dei Rutuli è stata l’occasione per mettere in luce le tante criticità presenti nel progetto di discarica della società Eco”sicura” e oggetto delle osservazioni tecniche ad opponendum. “Sicura” quanto il curriculum del proprietario Vincenzo Fiorillo, uomo dell’arcipelago Cerroni, salvato a ottobre 2017 da una provvidenziale prescrizione. Una discarica mostruosa da un milione350mila metri cubi di rifiuti urbani, definita “innocua”, che vorrebbero realizzare in 25 ettari di verde incuneati tra le aree a vincolo idrogeologico di due corsi d’acqua superficiali. Circondata da una vasta porzione di territorio agricolo che si distende tra i comuni di Aprilia, Pomezia e Ardea, definito non a caso, “paesaggio agrario di rilevante valore”, parte del quale a vincolo paesaggistico del MIBACT. Il sito si trova al centro di importanti falde acquifere che fanno parte del grande bacino dell’Incastro. L’area circostante è costellata di sorgenti, pozzi, fonti minerali, da cui provengono parte delle risorse idriche del territorio.
L’assemblea è stata anche l’occasione per scoprire, tra i partecipanti imbufaliti, un sorprendente numero di agricoltori che gestiscono aziende biologiche certificate, alcune delle quali si verrebbero a trovare a soli 20 metri dal sito. Leggi tutto “Comunicato assemblea contro discarica Casa Lazzara”